Wfp, agire tutti insieme contro la malnutrizione dei bambini
(ANSA) – ROMA, 13 GEN – “Oltre 30 milioni di bambini sono gravemente malnutriti nei 15 Paesi più colpiti, serve quindi agire ora e agire insieme. È fondamentale collaborare per rafforzare le reti di protezione sociale e l’assistenza alimentare per garantire che gli alimenti nutrienti specializzati siano disponibili per le donne e i bambini che ne hanno più bisogno”. Ad affermarlo in una nota è David Beasley, direttore esecutivo del World Food Programme, in risposta all’appello lanciato dall’Onu contro la malnutrizione acuta che sta mettendo a rischio milioni di bambini in 15 paesi del mondo. “Il World Food Programme Italia – aggiunge il presidente del World Food Programme Italia, Vincenzo Sanasi d’Arpe – si unisce all’appello a sostegno del Piano di Azione Globale contro il deperimento infantile affinché vi sia un’azione decisa e tempestiva per proteggere i bambini nei 15 Paesi più colpiti dalla crisi alimentare e nutrizionale senza precedenti. Ringraziamo tutti coloro che vorranno dare il proprio contributo, poiché ogni sostegno è fondamentale in un periodo particolarmente difficile già caratterizzato da conflitti, shock climatici, pandemia e aumento del costo della vita”. “I bambini – sottolinea – sono il nostro futuro e necessitano quindi di una costante protezione e del massimo sostegno”. Il deperimento o malnutrizione acuta, si legge in una nota dell’Onu, “è una forma di denutrizione causata da una diminuzione del consumo di cibo e/o da una malattia che si traduce in un’improvvisa perdita di peso o edema. I bambini con malnutrizione acuta hanno un peso ridotto rispetto all’altezza. Possono anche avere edema nutrizionale e altri segni clinici patologici correlati”. “I bambini con malnutrizione acuta, inoltre, hanno un sistema immunitario indebolito e corrono un rischio maggiore di morire a causa di comuni malattie infantili. Coloro che sopravvivono potrebbero avere difficoltà di crescita e sviluppo per tutta la vita, rischiando un futuro segnato da malattie, scarsi risultati scolastici e povertà con effetti a catena per generazioni. Il deperimento infantile – definito come basso peso rispetto all’altezza – è la forma più pericolosa di denutrizione. Il deperimento grave – si spiega – è la forma più mortale, poiché i bambini gravemente deperiti hanno 12 volte più probabilità di morire rispetto ad un bambino ben nutrito”.