La Corte di Cassazione con l’ordinanza del 25 marzo 2022, n. 9743 si è recentemente pronunciata su un’interessante controversia in tema di risanamento di impresa, stabilendo che il Giudice, per ritenere esenti da revocatoria fallimentare gli atti esecutivi di un piano attestato di risanamento, deve effettuare una valutazione, parametrata alla condizione professionale del soggetto cha ha contratto con il debitore, sull’attitudine del piano a permettere il risanamento dell’esposizione debitoria dell’impresa.
Pertanto, al Giudice investito nel decidere sull’azione revocatoria, è demandato non solo il controllo della completezza e correttezza dei dati forniti dai debitori ai creditori, ma è altresì demandato il potere di valutazione nella natura del piano, con giudizio ex ante, nei limiti della sussistenza o meno di una assoluta, manifesta inettitudine a raggiungere gli obiettivi prefissati
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