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fchub.it – Compliance, tra controlli e regulator

By Interventi

Vincenzo Sanasi d’Arpe “Funzione di Compliance e nuovi modelli di governance dell’impresa bancaria”

In questa recente pubblicazione di Vincenzo Sanasi d’Arpe, accademico di lungo corso nel campo del Diritto dell’Economia e titolare di qualificate esperienze sul campo, che ne fanno uno dei maggiori esperti italiani in tema di gestione della crisi e del risanamento d’impresa, il tema della compliance viene svolto in un’ottica di risposta dinamica del mondo bancario, situandolo nell’ambito della configurazione dei nuovi modelli organizzativi, coerenti con lo sviluppo e con i radicali cambiamenti registrati dai contesti finanziari nazionale ed internazionale.

Il volume, articolato in cinque densi capitoli, prevede inizialmente un’accurata indagine ricostruttiva del sistema delle fonti normative dell’ordinamento italiano alle quali fare riferimento, punto di partenza indispensabile nell’affrontare il complesso tema della compliance. Un’indagine ampia, arricchita anche da importanti comparazioni di carattere internazionale, a conferma della matrice universale di questo tema.

Si passa poi a una valutazione approfondita della funzione compliance nell’attività bancaria, ponendola in relazione alla disciplina dei controlli interni già esistenti; un’analisi che permette di meglio valutarne il suo impatto finale, anche nella prospettiva specifica della mitigazione del rischio legale in genere e, più particolarmente, di quello reputazionale per l’impresa creditizia.

L’illustrazione del perimetro dei compiti su cui funzionalmente insiste la compliance nel modello organizzativo bancario offre all’A. l’opportunità per sottolinearne il ruolo centrale. Sia sul versante interno dell’impresa creditizia, in quanto punto focale di dialogo e di raccordo con le altre funzioni in essa esistenti, in particolare con le altre strutture di controllo nella prospettiva di adeguatezza organizzativa richiesta dal DLg 231/2001; sia su quello esterno, nella sua qualità di interlocutrice prima e privilegiata nei rapporti con i Regulators istituzionali, nazionali e sovranazionali.

Nel capitolo conclusivo di questo libro trova, infine, spazio la valutazione della funzione compliance nella prospettiva di un modello evolutivo della governance bancaria. Il lettore ha così la possibilità di meglio comprendere la crucialità di questa funzione in un momento storico punteggiato da significativi fattori di mutamento dei tratti caratteristici dell’ambito in cui opera l’impresa bancaria: il passaggio dalla Vigilanza strutturale a quella prudenziale, l’irrompere dell’ innovazione tecnologica nel mondo finanziario e l’accresciuta consapevolezza di dover attribuire un’importante dimensione etico – sociale all’attività creditizia.

In definitiva, questa pubblicazione costituisce un traguardo di valide e stimolanti riflessioni sul tema della compliance, oltreché un solido supporto per quanti nella professione bancaria si trovino a fronteggiare le nuove sfide del “fare banca”. Ed è anche una pubblicazione che si propone come un qualificato punto di partenza, utile per il lettore che voglia ulteriormente approfondire per proprio personale piacere conoscitivo questi specifici aspetti dei modelli bancari della nostra epoca contemporanea.

di Filippo Cucuccio


Recensione pubblicata su fchub.it

CONSAP – Semplificazione dei contratti assicurativi, Vincenzo Sanasi D’Arpe: “L’impegno di Consap al fianco degli Intermediari”

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Semplificazione dei contratti assicurativi, Vincenzo Sanasi D’Arpe: “L’impegno di Consap al fianco degli Intermediari per implementare i processi di semplificazione, stimolando trasparenza ed equità. La pandemia come eredità da sfruttare per la digitalizzazione del mercato assicurativo”

Si è svolto ieri il webinar «La semplificazione dei contratti assicurativi. Consenso, forma e trasparenza dall’età dell’emergenza all’età digitale», organizzato dalla cattedra di Banking and financial regulation dell’Università La Sapienza in collaborazione con il gruppo Helvetia.

Nel suo intervento, Vincenzo Sanasi D’Arpe, Amministratore Delegato Consap, professore straordinario di Diritto dell’economia e docente della Sapienza, ha fatto il punto sullo stato del diritto assicurativo soffermandosi in particolare sugli articoli cui si riconnette il tema della trasparenza e della semplificazione dei contratti: «Al di là delle interpretazioni semantiche, oggi la trasparenza si impone come un nucleo forte di principi dettati per la redazione e la presentazione dei documenti. A testimonianza della rilevanza del consenso informato e della clausola di buona fede da cui trae origine l’obbligo del clare loqui, di chiarezza e comprensibilità del testo contrattuale».

Questo processo di correlazione tra trasparenza e semplificazione dei contratti, secondo Sanasi D’Arpe, appare già consolidato nel mercato bancario: «Le informative di Bankitalia devono ormai presentare semplicità sintattica e chiarezza lessicale calibrate sul livello di alfabetizzazione finanziaria della clientela.» Sanasi D’arpe ha quindi sottolineato come oggi anche l’IVASS militi nella stessa ottica per ciò che riguarda il tema cruciale della semplificazione delle polizze assicurative: «In una lettera al mercato, nel 2018, l’Istituto di vigilanza ha stimolato l’industria assicurativa a un confronto tra intermediari e consumatori per individuare punti di convergenza e proporre soluzioni. Raccogliendo questa sollecitazione – ha proseguito – l’Ania ha assunto il coordinamento di un tavolo tecnico che ha prodotto delle linee guida che delineano una nuova struttura contrattuale di riferimento, che dev’essere più lineare e chiara possibile.»

L’AD si è poi soffermato sul ruolo sinergico di Consap, che, in virtù della sua funzione di assicuratore pubblico, dopo aver preso atto del cambiamento proposto è pronta a collaborare nell’implementazione di nuovi processi di semplificazione al fine di massimizzare la tutela dei consumatori, tanto più nell’età dell’emergenza sanitaria.

«Di questo cambiamento, che muta il sistema di compliance e gestione del rischio assicurativo, deve aver riguardo tanto il comparto privato quanto quello pubblico. Affiancando il mercato finanziario e assicurativo, Consap non può che far propria questa spinta alla semplificazione trasparente. Svolgere un ruolo sociale – ha chiarito – significa anche contribuire ad attualizzare i contenuti del diritto dei consumatori, degli assicurati e degli utenti, all’equità della relazione contrattuale. Si tratta di tutelare un diritto soggettivo e inequivocabile che Consap, nel suo ruolo istituzionale, intende veicolare nella coscienza collettiva in equilibrio con gli interessi degli intermediari. L’emergenza sanitaria – ha concluso Sanasi D’Arpe – ci lascerà un’eredità che nel futuro post-pandemico vedrà nella stipulazione a distanza, digitalizzata e chiara, il futuro del mercato assicurativo.»


Articolo pubblicato su www.consap.it

La Discussione – “Vincenzo Sanasi d’Arpe guiderà la CONSAP. Una scelta di qualità e prestigio”

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Il prof. Vincenzo Sanasi d’Arpe sarà il prossimo Amministratore delegato della CONSAP, la Concessionaria dei servizi assicurativi pubblici. Si tratta di una nomina di alto profilo professionale e di elevata competenza tecnica. Il Prof. Sanasi d’Arpe è un insigne avvocato  cassazionista, presiede il Comitato italiano del World Food Program (WFP), il Programma alimentare delle Nazioni Unite, insignito quest’anno del Premio Nobel per la Pace.

Sanasi d’Arpe  è un esperto di crisi d’impresa, ha una vasta esperienza come commissario straordinario e liquidatore di società (tra cui Cablelettra, Maflow, Selex, Autovox, IDI, SOGESI). E’ stato presidente di vari organismi di vigilanza,  Consigliere della Camera arbitrale presso l’Autorità dei Contratti pubblici (ora Anac), Consigliere del Ministro del Bilancio e della Programmazione economica.

Docente di Diritto dell’Economia alla Sapienza ha pubblicato numerosi saggi sull’amministrazione straordinaria, sull’insolvenza delle imprese, sulla crisi e il risanamento dei gruppi bancari, sulla revocatoria fallimentare, sulle fondazioni bancarie e la loro gestione patrimoniale.

Il suo recente saggio sulla funzione di compliance e i nuovi modelli di governance dell’impresa bancaria è diventato un testo di riferimento.

Nel settore assicurativo ha una vasta esperienza non solo come giurista e studioso. Ha pubblicato saggi sul governo e il controllo del prodotto sul mercato assicurativo. E’ stato Presidente delle Assicurazioni di Roma.


Articolo pubblicato su ladiscussione.com/

Fienga e Lotito per il progetto “Stop the waste” promosso dal World Food Programme

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Un gol per dire stop alla fame nel mondo. Ieri all’interno dello stadio Olimpico è andata in scena la conferenza stampa di presentazione del progetto “Stop the waste” promosso dal World Food Programme, agenzia delle Nazioni Unite – vincitrice del Premio Nobel per la pace 2020 – che si occupa di assistenza alimentare. Alla campagna hanno aderito attivamente sia la Roma che la Lazio, con il presidente biancoceleste Lotito e il Ceo giallorosso Fienga che hanno partecipato alla conferenza, come riporta Il Tempo. Presenti anche Emanuela Del Re, Vice Ministro agli Affari Esteri, Vincenzo Sanasi D‘Arpe, Presidente del World Food Programme, Amir Abdulla, Deputy Executive Director del World Food Programme, e Marco Lucchini, Segretario Generale del Banco Alimentare.

Per una volta la rivalità calcistica è passata in secondo piano davanti a una battaglia mirata a sensibilizzare sul tema degli sprechi in campo alimentare: “Ho sempre detto che il calcio dev’essere didascalico ed ha il compito di insegnare sfruttando il suo incredibile potere mediatico – le parole di Lotito – per coinvolgere tante persone su problematiche sociali. Dobbiamo attenzionare l’opinione pubblica a determinati temi. Il calcio è un mondo dorato e, per questo, dobbiamo promuovere queste iniziative“.

Rome's rival football clubs join forces to support the World Food Programme | World Food Programme

In prima linea anche il presidente della Roma Dan Friedkin, orgoglioso di contribuire alla causa del WFP: “Tutti noi all’AS Roma siamo onorati di collaborare con il World Food Programme, vincitore del Premio Nobel per la pace grazie all’impegno profuso nell’affrontare lo spreco alimentare e combattere la fame in tutto il mondo- si legge in una nota pubblicata sul sito del club – questo riconoscimento prestigioso per un’organizzazione con sede a Roma rappresenta un grande motivo di orgoglio per la nostra città“.

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https://www.forzaroma.info/rassegna-stampa/il-tempo/roma-e-lazio-insieme-contro-la-fame-nel-mondo/

Premio Nobel per la Pace 2020 al World Food Programme. Conversazione con Aldo Cazzullo e Vincenzo Sanasi D’Arpe

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In occasione dell’assegnazione del Premio Nobel per la Pace 2020 al World Food Programme, l’organizzazione italiana ha organizzato una diretta Facebook. Alle 18,30 saranno ospiti sul profilo Facebook di World Food Programme Italia, il Presidente del Comitato italiano per il WFP Vincenzo Sanasi d’Arpe e Aldo Cazzullo giornalista del Corriere della Sera e noto scrittore, i quali commenteranno, e si confronteranno sull’assegnazione del Premio Nobel per la Pace al World Food Programme.

“Il Premio Nobel al World Food Programme è un monito per tutti: lottare contro la fame significa agire, quotidianamente, per raggiungere obiettivi di pace”. Così Vincenzo Sanasi d’Arpe, Presidente del Comitato italiano per il WFP, commentando l’assegnazione del Nobel per la Pace al World Food Programme.
“A vincere – afferma – è l’impegno collettivo di chi opera negli scenari critici del mondo: si vince in Yemen, nella repubblica Democratica del Congo, in Nigeria, in Sud Sudan, in Burkina Faso. Si vince in ogni luogo, ogni giorno, ma non si vince mai abbastanza. La pandemia del Covid-19 ha ulteriormente accentuato le disuguaglianze in Paesi in cui già esistevano forti criticità dovute alle emergenze umanitarie, spesso colpiti da conflitti violenti e povertà endemica. Combattere la fame e la malnutrizione attraverso la distribuzione di cibo e di beni di prima necessità in queste circostanze non serve soltanto per nutrire chi si trova in difficoltà, ma anche per evitare la degenerazione in guerre legate alla scarsità di risorse primarie”.

“Abbiamo un orizzonte temporale ristretto e limitato che richiede un’urgenza e l’attivazione di una responsabilità collettiva. Come ha affermato il Comitato nella sua motivazione, il miglior vaccino contro il caos è garantire che ci sia cibo. L’emergenza epidemiologica ha messo a dura prova gli operatori del World Food Programme e le strutture logistiche ma ha, al tempo stesso, acceso un faro sulla necessità della cooperazione multilaterale per affrontare le sfide globali: un dovere umanitario che ci coinvolge tutti, nessuno escluso”.


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https://www.huffingtonpost.it/entry/premio-nobel-per-la-pace-2020-al-world-food-programme-conversazione-con-aldo-cazzullo-e-vincenzo-sanasi-darpe-diretta_it_5f81d19fc5b62f97bac35cc4