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Gestione di capitali: la Suprema Corte si pronuncia sulla qualificazione giuridica del rapporto tra società fiduciarie nella gestione del capitale conferito

By 10 Maggio 2022Sentenze

Le Sezioni Unite, con una recente pronuncia su questione di massima e di particolare importanza, hanno affermato che in caso di capitali conferiti a società fiduciarie di cui alla l. n. 1966 del 1939, lo strumento giuridico utilizzato per l’adempimento del contratto è quello del mandato fiduciario senza rappresentanza finalizzato alla mera amministrazione dei capitali medesimi, salva rimanendo la proprietà effettiva di questi in capo ai mandanti.

Di conseguenza, sotto il profilo patologico, la società fiduciaria che abbia mal gestito il capitale conferito, e che non sia quindi in grado di riversarlo ai mandanti perché nel frattempo divenuta insolvente, risponde sempre ed essenzialmente del danno correlato all’inadempimento del mandato e alla violazione del patto fiduciario, e la relativa obbligazione, quand’anche azionata mediante l’insinuazione concorsuale e parametrata all’ammontare del capitale conferito e perduto, è sempre un’obbligazione risarcitoria da inadempimento da mandato, la quale concorre, ex art. 2055 c.c., con quella eventuale dell’organo chiamato ad esercitare l’attività di vigilanza.

Leggi la sentenza completa:

Allegato:

https://www.cortedicassazione.it/cassazione-resources/resources/cms/documents/13143_04_2022_no-index.pdf