Vincenzo Sanasi d’Arpe, ha commentato così sull’impegno costante di Consap S.p.a. al sostegno dei cittadini per reagire agli effetti della grave crisi socioeconomica innescata dalla pandemia, attraverso, in particolare, il Fondo indennizzo risparmiatori e il Fondo mutui prima casa: “la Concessionaria di servizi assicurativi pubblici ha esteso le proprie funzioni anche al comparto economico e finanziario, oltre alla consueta gestione del Fondo vittime della strada e dei Fondi di solidarietà alle vittime della mafia dell’estorsione e dell’usura.
Quanto al Fondo indennizzo risparmiatori, la Commissione ha valutato complessivamente durante lo scorso anno 118 mila pratiche, pari a oltre 745 milioni di euro, di cui la netta maggioranza (733,5 milioni) relativi alla procedura forfettaria e i restanti 11,8 milioni all’iter ordinario.
Sono state, invece, circa 77 mila le domande ammesse al Fondo di garanzia per i mutui per la prima casa, quasi il doppio rispetto alle concessioni del 2020, riconducibile principalmente all’allargamento della misura con il decreto‐legge di maggio 2021 (poi legge). Per giunta, la più recente legge di bilancio ha sia rifinanziato la misura di 242 milioni sia prorogato i termini per la presentazione delle domande d’accesso a tutto il 2022, ossia di sei mesi. Da sottolineare”, continua la nota Consap “che la quota dei richiedenti garanzia per la prima casa under 36 è cresciuta del 10% rispetto al 2020, arrivando così a rappresentare il 67% delle concessioni totali.Questi due fondi sono la dimostrazione della volontà della Consap di rispondere prontamente alle mutevoli esigenze operative e diventare sempre più efficiente ed efficace verso le esigenze della collettività e della pubblica amministrazione.
La Concessionaria assicurativa continuerà, dunque, a mettere a disposizione dello Stato il proprio know‐how e a proporsi come terminale per l’affidamento di incarichi in tutti gli ambiti in cui si ravvisi la necessità di una compartecipazione tra sfera pubblica e privata, strumento indispensabile per la modernizzazione e lo sviluppo italiani”, ha concluso Sanasi d’Arpe.